Work-life balance: che cos’è?
Che cos’è il work-life balance
L’attenzione e la sensibilità verso la qualità della vita dei lavoratori sono aspetti presi sempre più in considerazione dalle aziende negli ultimi anni. Ecco perché parliamo di work-life balance, termine inglese che indica proprio l’equilibrio tra la propria attività lavorativa e la propria vita privata.
Bisogna tenere a mente che avere un buon work-life balance non significa dedicare le stesse ore al lavoro e alle questioni personali: ognuno, infatti, ha esigenze e stili di vita differenti e, di conseguenza, una diversa idea di work-life balance ottimale. L’obiettivo principale delle attività volte a migliorare l’equilibrio tra vita lavorativa e personale dei lavoratori deve essere quello di generare soddisfazione e benessere per il singolo lavoratore: da un lato per quanto svolto in ambito lavorativo, dall’altro per il raggiungimento di obiettivi personali e familiari.
Del resto, il benessere della persona non è determinato unicamente da successi lavorativi o personali: si tratta di due forze che devono equilibrarsi e supportarsi l’una con l’altra.
Come promuovere il work-life balance tra i propri dipendenti: alcuni esempi
Sono diverse le modalità mediante le quali un’azienda può incentivare ed agevolare il corretto equilibrio tra vita e lavoro dei propri dipendenti. Un primo importante step è sicuramente quello di comprendere le esigenze dei singoli dipendenti, considerando che queste sono estremamente soggettive.
In linea generale è però possibile individuare alcune iniziative particolarmente apprezzate da coloro che necessitano di una gestione più flessibile delle attività lavorative e personali, tra cui:
- Orari lavorativi flessibili;
- Smart working;
- Benefit e piani di welfare aziendale.
Promuovere iniziative di questo tipo può risultare vantaggioso anche per l’azienda, sia perché stimolano i lavoratori e riducono il loro livello di stress, incentivando conseguentemente la loro produttività, sia perché esistono numerosi benefici economici e fiscali per le aziende che decidono di implementare benefit ed incentivi per i propri dipendenti.
Work-life balance e smart working
Nell’ultimo anno lo smart working forzato ha posto nuove sfide al raggiungimento di un work-life balance sano e virtuoso: la linea tra vita privata e lavoro, in alcuni casi, è diventata sempre più sottile, fino a scomparire.
Come evitare che questo accada, preservando quindi il giusto equilibrio tra vita lavorativa e vita privata? Di seguito, alcuni suggerimenti:
- Programmazione delle attività: organizzando in modo adeguato le proprie attività lavorative sarà più facile gestire il tempo a disposizione e quindi anche avere maggiore controllo sull’organizzazione della giornata in senso più ampio;
- Suggerimento e promozione di attività di svago lontane dal PC: l’azienda stessa può diventare promotrice di attività ricreative come lettura, sport, cinema, che aiutino i lavoratori a staccare la spina e che impattino positivamente sulla loro vita privata;
- Offrire beni e servizi mediante piani welfare aziendale: i flexible benefit comprendono numerosi beni e servizi fruibili al di fuori dell’orario lavorativo che hanno proprio l’obiettivo di migliorare il benessere dei dipendenti, rendendoli più motivati e felici, oltre che aumentando il loro potere di acquisto.
Il welfare aziendale per incentivare il work-life balance
Dare l’opportunità ai lavoratori di usufruire di benefit aziendali per il proprio tempo libero è un’idea vincente per aiutarli a raggiungere il corretto work-life balance. L’articolo 51 del TUIR prevede infatti numerosi benefit che godono di agevolazioni fiscali e che consentono allo stesso tempo ai dipendenti di svolgere attività ricreative. Come incentivare quindi il work-life balance dei dipendenti? Ecco alcuni esempi di benefit che è possibile mettere a loro disposizione e che rientrano tra quelli elencati dal TUIR:
- abbonamenti a palestre e piscine;
- biglietti del cinema e abbonamenti al teatro;
- corsi di lingue e di formazione extra professionali;
- abbonamenti alle riviste;
- viaggi vacanza;
- cofanetti regalo;
- biglietti per le terme;
- supporto alle spese per l’assistenza agli anziani e di babysitting.
A questi si aggiungono anche i buoni acquisto ed i voucher on demand che possono essere spesi dal dipendente con ancora più libertà.