Quando è necessario un accordo di welfare aziendale
Quando il welfare aziendale diventa obbligatorio?
Per capire quando è obbligatoria l'erogazione di servizi di welfare aziendale, bisogna considerare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) a cui si appartiene o eventuali regolamenti aziendali interni.
Il welfare aziendale, infatti, risulta obbligatorio solo per alcuni CCNL di categoria, tra cui:
- CCNL del settore Metalmeccanico;
- CCNL Unionmeccanica e Confapi;
- CCNL degli Orafi e Argentieri;
- CCNL Dirigenti Imprese Assicuratrici;
- CCNL Servizi Assistenziali;
- CCNL CED, ICT, Professioni Digitali e STP;
- CCNL Agenzie Marittime.
Inoltre, il datore di lavoro è tenuto ad implementare un'offerta di beni e servizi sotto forma di welfare quando ciò è previsto da un regolamento aziendale, che può essere:
- Unilaterale, cioè redatto dall'azienda o dal datore di lavoro e sottendente un obbligo contrattuale;
- Bilaterale, cioè inserito all'interno di un accordo di secondo livello o territoriale.
Nei casi non rientranti in quelli precedentemente citati, il datore di lavoro può decidere volontariamente - e quindi senza alcun accordo - di erogare servizi di welfare ai propri collaboratori. Il regolamento aziendale, tuttavia, è sempre altamente consigliato, soprattutto nei casi in cui l'azienda opta per un'erogazione on top oppure in caso di fonti di finanziamento multiple, tra cui l'erogazione on top. La redazione di un regolamento che sottenda un obbligo contrattuale, infatti, è fondamentale per poter godere della piena deducibilità dal reddito d'impresa ai fini IRES dei costi legati ai premi welfare.