Fringe Benefit 2022: la nuova soglia fiscale e il suo significato
Spulciando nella legislazione i Fringe Benefit sono dei beni accessori, secondari in quanto complementari alla più tradizionale retribuzione monetaria.
I Fringe Benefit, infatti, sono una forma di retribuzione vera e propria erogata sotto forma di compensi in natura dal datore di lavoro ai propri lavoratori.
Come per i flexible benefit, di cui fanno parte, il loro principale vantaggio è la detassazione: infatti i beni appartenenti a questa categoria non concorrono a formare reddito da lavoro dipendente e risultano quindi esenti da tasse e contributi.
Quali beni rientrano tra i fringe benefit?
Alcuni esempi possono essere l’auto aziendale, le polizze assicurative, i buoni spesa e i buoni carburante. Ovviamente i benefici collegati ai fringe benefit hanno delle limitazioni: secondo l’articolo 51 comma 3 del TUIR, infatti, ordinariamente la soglia di spesa per questi beni e servizi per poter godere della piena detassazione è pari a 258,23€. Perché ordinariamente? Perché già per il 2020 e per il 2021, in maniera opportunistica, la normativa era stata modificata innalzando questa soglia a 516,46€, con il principale obiettivo di incentivare la ripresa economica successivamente al periodo post pandemico.
E con i recenti interventi normativi, in particolare con il cosiddetto Decreto Aiuti bis, l’intervento, ulteriormente implementato, è stato reiterato anche per il 2022. L’attuale soglia di spesa dei Fringe Benefit è stata ulteriormente aumentata dal Decreto-Legge del 9 agosto 2022, conosciuto anche come Decreto Aiuti bis, che ha previsto un ulteriore aumento del limite di spesa detassato per i Fringe Benefit, portandolo a 600€. Inoltre, un’importante modifica, seppur temporanea, riguarda i servizi rientrati in questa categoria: infatti per il periodo di imposta 2022 sarà possibile utilizzare gli importi erogati o rimborsati dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche.
Perché questo intervento è importante?
L’intervento normativo in materia di welfare aziendale è importante considerando l’attuale situazione economica italiana.
L’innalzamento della soglia di spesa a 600€ comporta infatti un maggior potere d’acquisto per il lavoratore e la sua famiglia, con un conseguente migliore work-life balance; inoltre il maggior potere di acquisto comporta una maggiore capacità di spesa, che inevitabilmente influirà positivamente sugli acquisti e sulla ripresa economica.